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L'Italia riparta dalle eccellenze, non dagli OGM: il pensiero del Ministro Nunzia De Girolamo
Il quotidiano "il Giornale" riporta nell'edizione di Sabato 25 u.s. una lettera del neo-Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, in risposta ad un articolo di Riccardo Caccioli sull'approvazione di una mozione unitaria in Senato per evitare coltivazioni OGM. L'articolo in questione stigmatizza la scelta del Ministro, considerata non propriamente liberale. Nella lettera, il Ministro giustifica la sua approvazione della mozione spiegando che essa è stata "dettata da considerazioni politiche e tecniche". Continua chiarendo che "il problema è che un governo politico ha il dovere istituzionale di decidere per il bene comune", per poi affermare che "credo che oggi non sia il momento degli OGM in Italia". Insomma l'ormai classico insieme di valutazioni negative che sottintendono l'equazione OGM = prodotto non salubre, cattivo, non italiano e, quindi, non sicuro. Se non bastasse, il Ministro conclude dicendo che è totalmente aperta al confronto, anche se poi chiude ricordando la recente grande manifestazione in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle altre vittime della mafia, sottolineando che "la lotta alla mafia non è nè di destra, nè di sinistra: è solo giusta", sottintendendo cosi' che la "lotta" agli OGM, portata avanti in Parlamento da tutte le forze politiche, non ha quindi una connotazione di parte perchè è semplicemente giusta. Mancava solo l'accostamento degli OGM alla mafia, anche solo in un confronto metaforico, per completare lo spettro di valutazione di questi organismi.
Edgardo Filippone