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- 03/07/2024 - XVII Congresso FISV - Proroga deadline per la registrazione a quota ridotta e per la sottomissione degli abstract
- 27/06/2024 - Disponibile borsa di dottorato in biodiversità, agricoltura e ambiente
- 26/06/2024 - Su Science e sul periodico dell'Accademia dei Georgofili prese di posizione sull'atto vandalico che ha distrutto la sperimentazione sul riso TEA
- 24/06/2024 - Disponibile un assegno di ricerca annuale per progetto di genomica vegetale nel laboratorio del Prof. Massimo Delledonne, Università di Verona
- 24/06/2024 - Ph.D. position available at the University of Milan
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- 21/06/2024 - Il Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) stigmatizza l’atto vandalico criminale che nella notte del 20 giugno 2024 ha completamente distrutto il campo sperimentale di piante di riso migliorate con Tecnologie di Evoluzione Assistita – TEA.
- 19/06/2024 - Convegno "Acrylamide and process formed contaminants: A supply chain approach”
- 19/06/2024 - Evento Accademia dei Georgofili-SIGA sulle Tecnologie di Evoluzione Assistita
Comunicato stampa: Un Consorzio internazionale comprendente l'ENEA decodifica il genoma del caffè
Uno studio pubblicato nell’ultimo numero della prestigiosa rivista Science riporta la decodifica del genoma di una delle più importanti piante alimentari: il caffè. Ricercatori provenienti da 9 Paesi (Italia, Francia, USA, Canada, Australia, Germania, Brasile, India e Indonesia) hanno sequenziato il genoma di Coffea canephora (o robusta), che costituisce circa il 35% della produzione mondiale di caffè. L’Italia ha visto la partecipazione di ricercatori dell’ENEA e dell’Università di Trieste. Giovanni Giuliano, che ha coordinato i ricercatori dell’ENEA, descrive così le principali conclusioni dello studio: “Il genoma del caffè è piuttosto ‘semplice’ ed è simile a quello, ipotetico, del progenitore comune di tutte le Asteridi, che comprendono il 25% delle piante superiori. Contiene circa 27 mila geni, contro i 35 mila del pomodoro e della patata, che sono evolutivamente vicine al caffè, ma in cui il genoma si è triplicato circa 70 milioni di anni fa. Malgrado l’assenza della triplicazione nel caffè, alcuni geni specifici, come quelli che sintetizzano la caffeina, si sono duplicati, rimanendo sul cromosoma originario o saltando su cromosomi diversi, e poi si sono specializzati nella sintesi di questa sostanza. Lo studio di questi eventi di duplicazione in altre specie ci ha permesso di concludere che la caffeina è stata ‘inventata’ più di una volta durante l’evoluzione delle piante. Questa conclusione è in accordo con la presenza della caffeina in molte piante diverse come il tè, il cacao, il guaranà e la yerba mate e con la sua importanza per la loro ecologia: uno studio recente, pubblicato anch’esso su Science, dimostra che gli insetti impollinatori ritornano più spesso sui fiori ricchi in caffeina per ‘bere un altro sorso’ di nettare”. Con oltre due miliardi di tazzine al giorno, il caffè è uno dei principali infusi consumati dall’uomo, la seconda commodity per valore commerciale dopo il petrolio, ed è alla base di una fiorente industria di trasformazione italiana. I dati completi dello studio sono disponibili sul sito http://coffee-genome.org/.
(Comunicato dal Dott. Giovanni Giuliano, ENEA UTAGRI, C.R. Casaccia)