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OGM, Futuragra: in 15 anni di coltivazioni biotech nessun danno per l'uomo
In un documento della FISV gli scienziati italiani ribadiscono il ruolo della ricerca e citano la Spagna come modello di sviluppo virtuoso
"In oltre 15 anni di coltivazione delle colture transgeniche non è stato riportato nella letteratura scientifica mondiale un solo caso di danni per l'uomo". A sottolinearlo è la FISV (Federazione Italiana Scienza della Vita), associazione che riunisce 12.000 ricercatori delle principali società scientifiche italiane nel settore della biologia di base e applicata, a commento della mozione sugli OGM votata in Senato nei giorni scorsi. "Scienziati e agricoltori sono da sempre allineati su questo tema, ha dichiarato Duilio Campagnolo, Presidente di Futuragra. E' quindi giunto il momento che anche la politica seria e consapevole ne prenda atto".
"Anche la scienza sta dunque facendo valere la sua voce per contrastare le ideologie oscurantiste di istituzioni che rifiutano un dibattito razionale e basato sull'evidenza dei fatti, ha proseguito Campagnolo. Non c'e' d'altronde da stupirsi, visto che la politica e' riuscita a cancellare la ricerca pubblica del nostro Paese, che fino a dieci anni fa era uno dei nostri fiori all'occhiello e che ora invece versa in uno stato di abbandono pressochè totale. Lo dimostra la distruzione di uno dei migliori progetti come quello dell'Università della Tuscia, uno degli ultimi centri sperimentali sulle biotecnologie vegetali in Italia, dove veniva portato avanti anche un importante progetto per salvare le piantagioni di kiwi".
"L'Italia dovrebbe prendere esempio dalla Spagna, primo produttore di mais Ogm in Europa con dati in continua crescita. La penisola iberica – come sottolinea la FISV - è un modello virtuoso che dimostra la possibile coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e biotech. Secondo una ricerca del Professor Maggiore sull'ultima sperimentazione condotta in Italia dall'INRAN è emerso che grazie alla coltivazione di mais OGM rispetto a quello tradizionale sarebbe possibile un incremento del margine operativo lordo delle aziende agricole italiane di 450 euro ad ettaro. Numeri che dovrebbero fare riflettere attentamente tutti coloro che invocano per partito preso una clausola di salvaguardia che relegherebbe l'agricoltura italiana al ruolo di fanalino di coda europeo" ha concluso Campagnolo.
Per leggere il documento della FISV: http://www.fisv.org/images/pdf/comstampaogm_senato.pdf .
Per informazioni: Ufficio Stampa: +39 02 43511671 - www.futuragra.it.