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- 23/12/2024 - VI EUCARPIA - SECTION ORGANIC AND LOW-INPUT AGRICULTURE “SCIENTIFIC CONFERENCE ON BREEDING TO MEET ENVIRONMENTAL AND SOCIETAL CHALLENGES” (COIMBRA, PORTUGAL - 26/28 MAY 2025)
- 13/12/2024 - International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture - Posticipata scadenza invio abstract
- 13/12/2024 - Disponibile assegno di ricerca presso l'Università di Trento
- 09/12/2024 - Borsa Valeria Vincenzo Landi 2025
- 09/12/2024 - Premio Michele Stanca 2025
- 24/09/2024 - Premio Giuseppe Loizzo 2024
- 05/07/2024 - Pubblicato su "Terra è Vita" articolo di Morgante, Pezzotti e Salvi sulla sperimentazione di piante TEA
- 26/06/2024 - Su Science e sul periodico dell'Accademia dei Georgofili prese di posizione sull'atto vandalico che ha distrutto la sperimentazione sul riso TEA
- 21/06/2024 - Il Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) stigmatizza l’atto vandalico criminale che nella notte del 20 giugno 2024 ha completamente distrutto il campo sperimentale di piante di riso migliorate con Tecnologie di Evoluzione Assistita – TEA.
- 22/01/2024 - Lettera SIGA-SIBV al quotidiano "Domani"
Comunicato Stampa FISV su mozione OGM votata in Senato
La Federazione Italiana di Scienze della Vita (FISV) che riunisce circa 12.000 ricercatori delle principali società scientifiche italiane attive nel settore della biologia di base e applicata, preso atto della mozione riguardante gli OGM votata all'unanimità dal Senato il 21 maggio 2013 e del comunicato emesso, nella stessa data, dall'Ufficio stampa del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, desidera puntualizzare che in oltre 15 anni di coltivazione delle colture transgeniche e di consumo dei relativi prodotti non è riportato nella letteratura scientifica mondiale un solo caso accertato di danni per l'uomo.
Ciò premesso, per quanto attiene nello specifico al mais, specie alla quale appartiene la sola varietà contenente un evento di trasformazione che al momento potrebbe essere coltivata in Italia, è opportuno ricordare quanto segue:
- per questa pianta non esistono nel nostro Paese specie spontanee sessualmente compatibili, pertanto un suo sia pur minimo impatto sulla flora italiana attraverso il flusso genico verticale (da pianta a pianta) è da escludersi; quanto al flusso genico orizzontale (da pianta a microrganismi del terreno), esso è un fenomeno assolutamente naturale i cui ipotetici rischi non sono connessi nello specifico al trasferimento di transgeni ma al trasferimento di qualunque gene presente in una pianta che entra in contatto con microrganismi del terreno, anche se appartenente a una varietà costituita con metodi di miglioramento classici o a una varietà tradizionale;
- varietà commerciali (ibridi) possono già incrociarsi con varietà tradizionali, vale a dire con varietà locali conservate dagli agricoltori che, come tali, rappresentano una componente cruciale delle risorse genetiche agrarie per il mais. E’ pertanto opportuno studiare sistemi utili alla coesistenza tra agricoltura tradizionale, biologica e biotecnologica, come ad esempio quelli da tempo attuati con successo in Spagna;
- dovrebbe essere chiaro a tutti che, tranne le poche risorse genetiche agrarie presenti in Italia le quali, come sopra indicato, vanno giustamente ed attentamente conservate, la stragrande maggioranza del mais coltivato nel nostro Paese ha ben poco di “tradizionale” essendo costituito da ibridi prodotti da multinazionali del settore sementiero.
Società scientifiche e prestigiose accademie italiane si sono da tempo interessate ai problemi connessi con l'uso di OGM riportando i risultati delle loro analisi in specifiche pubblicazioni (vedi http://www.sitox.org/docs/Consensus.pdf e http://www.sitox.org/docs/sitox_consensus_ogm_2006.pdf); spiace dover rilevare che questi risultati sembrano essere sconosciuti o comunque non essere considerati dalla politica italiana.
In generale, la coesistenza è un problema politico-economico e non scientifico e come tale andrebbe gestito ai fini delle decisioni politiche, senza tentare di utilizzare argomentazioni su presunte basi scientifiche difficilmente difendibili.
A livello di produzione agricola la presenza casuale di materiali GM in prodotti convenzionali e biologici dipende fortemente dalla biologia della specie, dai sistemi di coltivazione, dalle pratiche agronomiche, dall'agroecosistema, dalla struttura (in particolare dalla frammentazione) della proprietà fondiaria, dal livello di adozione delle varietà GM. Per questo non possono essere indicate raccomandazioni valide per tutti i Paesi ma il problema va studiato a livello nazionale e regionale, cosa impossibile da attuarsi senza una adeguata sperimentazione su campo che la mozione del Senato e il comunicato stampa del Ministro sembrerebbero escludere.
La FISV tuttavia saluta con piacere quanto esposto da numerosi Senatori e riportato dal Ministro in merito alla necessità della sperimentazione, sperando che a queste espressioni di interesse faccia finalmente seguito il riavvio della ricerca nel settore che, nonostante i numerosi proclami dei passati Governi, è rimasta lettera morta per circa un decennio.