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La Commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE per l'incompletezza del suo regime di accesso alle risorse genetiche
La SIGA fa proprio il commento del Socio Dott. Mario Marino, responsabile del trattato sull'uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali della FAO.
Il deferimento dell’Italia da parte della Commissione Europea alla Corte di giustizia dell'UE non può essere oggetto di una valutazione nel merito da parte della Società Italiana di Genetica Agraria che, ovviamente, confida nelle Istituzioni coinvolte per sanare le disfunzioni segnalate dalla stessa Commissione.
Ciò che risulta di maggiore interesse è come faclitare l’accesso alle risorse genetiche e condividere i benefici che derivano dal loro uso (ABS).
Le principali normative internazionali in materia di ABS sono il Trattato Internazionale per le Risorse Genetiche Vegetali per l’Alimentazione e l’Agricoltura ed il Protocollo di Nagoya.
Senza entrare nel merito del funzionamento dell’uno o dell’altro vale la pena segnalare che ambedue perseguono un obiettivo comune: facilitare l’accesso.
L’uso delle risorse genetiche nell’ambito della ricerca e sperimentazione sono un elemento fondante di ambedue gli strumenti e tutti I Paesi aderenti al Trattato e/o a Nagoya hanno maggiori opportunità di accedere al patrimonio genetico conservato presso le banche del germoplasma o presso i laboratori nazionali e internazionali.
Facilitare l’accesso non implica solo lo scambio di risorse materiali come nel caso della semente o dei micro organismi, ma anche di risorse immateriali quali le informazioni ad esse associate e le sequenze genomiche disponibili per la ricerca e la sperimentazione. Tutto questo rappresenta un capitale di idee al quale l’Italia è chiamata a partecipare attivamente.
Garantire la piena adesione a protocolli e strumenti internazionali è quindi determinante per trovare le soluzioni alle sfide più urgenti, una tra tutte l’adattamento al cambiamento climatico.